La trombosi è la formazione di un coagulo di sangue (ovvero un trombo) all’interno di un vaso sanguigno. Può essere:
- Arteriosa, se il coagulo interessa un’arteria
- Venosa, se il coagulo interessa una vena
Le trombosi venose si verificano più frequentemente negli arti inferiori e possono essere superficiali (in questo caso si chiama spesso anche flebite) o profonde (si parla allora di trombosi venosa profonda).

La trombosi arteriosa, invece, è solitamente associata all’aterosclerosi e mette seriamente a rischio di infarto o ictus.
Ad essere colpite da episodi di trombosi sono soprattutto le donne, in particolare quelle in menopausa.
Sintomi della trombosi
I sintomi di una trombosi sono sostanzialmente il dolore a livello delle gambe, delle braccia o in altre zone (a seconda del punto in cui si è formato il coagulo di sangue), arrossamento, sensazione di calore, intorpidimento, bruciore, gonfiore e in alcuni casi indurimento della vena che crea una sorta di cordoncino in rilievo. I sintomi della trombosi venosa profonda sono gli stessi ma non è raro che questa sia del tutto asintomatica o si avverta solo un generico dolore quando si sta in piedi o si cammina. In alcuni casi può comparire anche febbre e mal di testa.
Qualora si presenti questa sintomatologia (anche in forma lieve) è bene recarsi subito dal proprio medico curante che valuterà la situazione:
• Dolore in corrispondenza di una vena (di gambe, braccia, collo)
• Arrossamenti
• Sensazione di calore
• Indurimenti della vena
• Gonfiore
• Intorpidimento
• Bruciore
• Febbre
• Mal di testa
Soprattutto in caso si tratti di trombosi venosa profonda è necessario intervenire quanto prima per scongiurare il rischio di embolia polmonare. Questa eventualità si evidenzia con ulteriori sintomi come mancanza di fiato, dolore al torace, possibile tosse con sangue e tachicardia. In caso si avverta tutto ciò è bene recarsi subito al pronto soccorso.
Non sottovalutate quindi anche ulteriori sintomi come:
• Mancanza di fiato
• Dolore al torace
• Tosse (anche con sangue)
• Tachicardia
Cause e fattori di rischio per una possibile trombosi sono:
• Interventi chirurgici
• Obesità
• Sedentarietà
• Traumi
• Lunga immobilità forzata
• Lunghi viaggi in aereo
• Patologie
• Fattori ereditari
• Terapia ormonale sostitutiva
• Fumare
Cura e terapia
Gli scopi della terapia anti-trombotica sono:
- interrompere la crescita del trombo,
- impedire al trombo di frammentarsi e spostarsi causando un’embolia polmonare,
- prevenire le ricadute.
I medicinali anticoagulanti hanno come funzione principale quella di ridurre la facilità di formazione dei coaguli (per impedire che se ne formino di nuovi) e prevenire l’aumento di dimensioni del trombo responsabile della trombosi in corso. Non permettono invece la dissoluzione del coagulo, che avverrà fisiologicamente con il tempo.
In aggiunta alla terapia anticoagulante viene spesso consigliato di utilizzare calze a compressione graduata, il cui utilizzo deve iniziare il più precocemente possibile dopo la terapia anticoagulante. L’obiettivo è quello di prevenire la comparsa di dolore e gonfiore, riducendo così anche il rischio di ulcere e in generale di sindrome post-trombotica.